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Amazon PPC per principianti: guida alla pubblicità su Amazon


Hai creato le tue inserzioni su Amazon e vuoi dare una spinta alle vendite? Uno degli strumenti più efficaci per aumentare la visibilità dei prodotti è la pubblicità su Amazon, comunemente chiamata Amazon PPC (Pay-Per-Click). In questa guida per principianti scopriremo come funzionano le campagne pubblicitarie su Amazon, come crearne una e alcuni consigli per ottimizzare l’investimento pubblicitario ottenendo il massimo ritorno.


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Cos’è Amazon PPC e perché è importante

Amazon PPC è un sistema di pubblicità a pagamento interno a Amazon. Consente ai venditori di promuovere i propri prodotti facendoli comparire in posizioni di rilievo (ad esempio tra i primi risultati di ricerca o nelle pagine prodotto altrui sotto forma di prodotti sponsorizzati). La sigla “PPC” indica che paghi solo quando un utente effettivamente clicca sul tuo annuncio.

Perché usare Amazon PPC:

  • Maggiore visibilità: soprattutto se i tuoi prodotti sono nuovi o faticano a emergere nei risultati organici, le campagne PPC li mettono sotto gli occhi dei clienti, aumentando le probabilità di vendita.

  • Targeting preciso: puoi scegliere per quali parole chiave o in quali posizioni far comparire gli annunci, raggiungendo clienti che stanno cercando proprio prodotti come il tuo.

  • Controllo del budget: decidi tu quanto spendere impostando offerte (bids) per clic e budget giornalieri. In questo modo puoi mantenere il controllo sui costi pubblicitari.

  • Dati utili: le campagne generano dati (quante impressioni, clic, vendite) che ti aiutano a capire quali keyword funzionano e quali prodotti attirano di più l’attenzione, informazioni preziose per ottimizzare anche le inserzioni organiche.


Tipi di campagne pubblicitarie su Amazon

Per un venditore individuale o alle prime armi, la principale tipologia di annuncio è:

  • Sponsored Products (Prodotti Sponsorizzati): gli annunci che promuovono singoli prodotti e appaiono nei risultati di ricerca (con la dicitura “Sponsorizzato”) o nelle pagine prodotto sotto forma di carosello “Prodotti sponsorizzati relativi a questo articolo”. Queste campagne possono essere create da qualsiasi venditore anche senza un marchio registrato.

Ci sono altre tipologie che però richiedono la registrazione al Registro Marche Amazon (brand registry):

  • Sponsored Brands (Marchi Sponsorizzati): annunci banner con il logo del brand e più prodotti, che appaiono in cima ai risultati di ricerca. Utili per far conoscere il tuo marchio e il catalogo, ma accessibili solo a venditori con marchio registrato.

  • Sponsored Display: annunci che possono apparire sia su Amazon che fuori (siti partner), per fare retargeting (raggiungere utenti che hanno visto il tuo prodotto o prodotti simili). Anche questi richiedono brand registry.

Per iniziare ci concentreremo sui Prodotti Sponsorizzati, che è lo strumento più usato e immediato.


Creare la tua prima campagna Amazon PPC (Prodotti Sponsorizzati)

Ecco i passaggi per impostare una campagna pubblicitaria su Amazon:

  1. Accedi alla console pubblicitaria: dal tuo Seller Central, vai nel menu “Pubblicità” e clicca “Gestione campagne”. Da qui, premi “Crea campagna” e scegli Sponsored Products.

  2. Imposta i dettagli di base: dai un nome alla campagna (utile sceglierne uno descrittivo, es. “Campagna Tazza Termica – maggio 2025”), imposta la durata (puoi scegliere una data di fine o lasciare “nessuna fine” per farla andare in continuo finché non la pausi) e il budget giornaliero che sei disposto a spendere (ad es. 10 € al giorno).

  3. Scegli il targeting: automatico o manuale:

    • Campagna automatica: Amazon deciderà in autonomia per quali ricerche mostrare i tuoi prodotti, in base al contenuto dell’inserzione e alle categorie correlate. È semplice da impostare e ottima per iniziare, perché ti permette di scoprire quali termini funzionano meglio. Basta scegliere i prodotti da sponsorizzare e impostare un’offerta per clic (o lasciare l’offerta predefinita consigliata).

    • Campagna manuale: sei tu a scegliere le parole chiave o i prodotti su cui fare targeting. Questo richiede una ricerca keyword da parte tua. Nel setup manuale dovrai selezionare le parole chiave rilevanti (Amazon suggerisce alcune, puoi aggiungerne di tue) e impostare un’offerta per ciascuna. Il targeting manuale offre più controllo ed è ideale quando hai già dati o esperienza, o vuoi puntare su termini specifici.

  4. Seleziona i prodotti da sponsorizzare: scegli uno o più ASIN (prodotti del tuo inventario) da pubblicizzare in questa campagna.

  5. Imposta le offerte (bids): per le campagne automatiche c’è un’unica offerta base per tutti i posizionamenti (anche se Amazon poi la modula leggermente per diversi contesti). Per le manuali decidi l’offerta per ogni parola chiave. Ad esempio, potresti offrire 0,50€ per un clic sulla keyword “tazza termica acciaio” e 0,30€ su “mug caffè da viaggio” se ritieni quest’ultima meno importante. Amazon ti fornirà indicazioni di offerta suggerita basate sulla concorrenza.

  6. Scegli il match type (per targeting manuale): le parole chiave possono essere di tipo:

    • Ampio (broad): la tua inserzione appare per ricerche contenenti quella parola chiave in qualsiasi ordine e con termini aggiuntivi (es. per keyword “tazza termica”, potresti apparire per “tazza termica grande blu”).

    • Frase (phrase): appare per ricerche che contengono la frase esatta della tua keyword nell’ordine specifico, anche con altre parole prima o dopo (es. “tazza termica acciaio” farebbe apparire per “tazza termica acciaio inox 500ml”).

    • Esatta (exact): appare solo se l’utente cerca esattamente quella frase o strettissime varianti (singolare/plurale, errori minori).Scegli in base a quanto ampio vuoi il targeting: broad copre più variazioni ma può includere ricerche meno pertinenti; exact è molto specifico ma non ti fa raggiungere termini simili.

  7. Aggiungi eventualmente parole chiave negative: queste servono a escludere termini per cui non vuoi far apparire l’annuncio (ad es. se vendi una tazza singola, potresti mettere “set” come negativa, così l’annuncio non appare a chi cerca “set di tazze”).

  8. Lancia la campagna: rivedi il riepilogo e avvia la campagna. Una volta attiva, inizierai a raccogliere impressioni e (si spera) clic e vendite.


Monitoraggio e ottimizzazione delle campagne PPC

Una volta partita la campagna, il lavoro non è finito: la chiave è monitorare e ottimizzare:

  • Verifica regolarmente i dati: dopo alcuni giorni o una settimana dall’avvio, entra nella console per vedere metriche come impression (quante volte è stato visto l’annuncio), clic, spesa, vendite attribuite e ACOS (Advertising Cost of Sale, ossia il rapporto percentuale tra spesa pubblicitaria e valore delle vendite generate). Ad esempio, un ACOS del 20% significa che hai speso 2€ in ads per ogni 10€ di vendite generate.

  • Valuta la performance delle keyword: se hai una campagna manuale, guarda per ogni parola chiave quanti clic e vendite ha portato. Parole con tanti clic ma zero vendite potrebbero essere poco pertinenti (stai pagando per traffico non qualificato) – considera di ridurre l’offerta su di esse o metterle in pausa. Al contrario, parole con ottimo rendimento (vendite a ACOS basso) potrebbero meritare un aumento dell’offerta per avere ancora più visibilità.

  • Ottimizza l’offerta e il budget: se la campagna sta andando bene ma esaurisce il budget a metà giornata, potresti incrementare il budget giornaliero per non perdere opportunità di vendita. Se invece scopri che l’ACOS è troppo alto (stai spendendo troppo in rapporto a ciò che guadagni), intervieni: abbassa le offerte sulle keyword meno redditizie o migliora la pagina prodotto (a volte un ACOS alto indica che molti cliccano ma pochi comprano, quindi forse c’è un problema nell’inserzione o nel prezzo).

  • Utilizza le campagne automatiche come fonte di idee: controllando il report delle ricerche (Search Term Report) generato da una campagna automatica, potrai vedere i termini di ricerca effettivi che hanno portato a clic. Questo è oro puro: potresti scoprire keyword a cui non avevi pensato ma che funzionano. Queste parole chiave vincenti andrebbero poi spostate su campagne manuali dedicate, per poterci puntare con offerte specifiche.

  • Aggiungi negative keywords: se noti che i tuoi annunci compaiono per ricerche non pertinenti (che portano clic di persone che poi non comprano perché cercavano altro), usa le parole chiave negative per filtrare quelle query. Ad esempio, se vendi una tazza termica e vedi che hai avuto clic da ricerche come “termos cibo” (che è un altro prodotto), metti “cibo” o “termos cibo” tra le negative, evitando futuri sprechi di budget.

  • Testa e sperimenta: l’ottimizzazione del PPC è un processo continuo. Prova diverse strategie: potresti eseguire una campagna manuale separata solo con keyword esatte top performanti, o testare offerte diverse. Col tempo imparerai quale approccio funziona meglio per i tuoi prodotti.


Consigli finali e errori da evitare

  • Inizia con budget moderati: all’inizio imposta un budget giornaliero che sei disposto a spendere per “acquistare dati”. Le prime settimane servono a capire, quindi considera quei costi come un investimento per raccogliere informazioni. Non partire con cifre enormi sperando in vendite immediate, né con cifre troppo basse che magari non generano abbastanza dati.

  • Mantieni la pertinenza: sponsorizza prodotti che hanno già una buona scheda ottimizzata e recensioni iniziali. Pubblicizzare un prodotto con una pagina scarna o senza alcuna recensione potrebbe portare clic (paghi) ma poche conversioni, perché gli utenti magari cliccano ma poi sono titubanti a comprare. Assicurati che la tua offerta sia appetibile (buone foto, prezzo competitivo) prima di spingerla con PPC.

  • Non demordere alle prime difficoltà: è raro azzeccare la campagna perfetta al primo colpo. Potresti vedere ACOS alti inizialmente, ma man mano che filtri le keyword e migliori l’inserzione, le performance tenderanno a migliorare. L’importante è non lasciar correre le campagne senza controllo: se non le guardi mai, rischi di spendere molto senza risultati. Imposta magari un promemoria settimanale per rivedere le campagne e fare aggiustamenti.

  • Rispetta le norme pubblicitarie: Amazon ha linee guida (ad esempio, non puoi pubblicizzare prodotti proibiti o usare certe parole chiave protette). Di solito il sistema blocca automaticamente termini non consentiti, ma è bene essere a conoscenza delle policy per evitare che le campagne vengano sospese.




L’Amazon PPC è uno strumento potentissimo per dare visibilità ai tuoi prodotti su Amazon, specialmente nelle fasi iniziali o in periodi promozionali. Pur essendo a pagamento, se ben gestito può portare un ritorno sull’investimento molto positivo e aiutare anche il posizionamento organico dei tuoi articoli (grazie all’aumento delle vendite e delle recensioni). Come principiante, prenditi il tempo per familiarizzare con la piattaforma pubblicitaria di Amazon, inizia in modo semplice (magari con una campagna automatica) e poi via via affina la tua strategia con campagne manuali e ottimizzazioni basate sui dati reali.

Ricorda che ogni nicchia di prodotto può avere dinamiche diverse in termini di parole chiave efficaci e comportamento dei clienti: quello che conta è monitorare, sperimentare e imparare costantemente.


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