Il vero costo di vendere su Amazon: Le 12 spese nascoste che nessuno considera
- primeranoloris
- 4 dic
- Tempo di lettura: 3 min

Una delle prime cose che dico ai venditori Amazon che incontro è questa:
“Non si fallisce per mancanza di vendite.Si fallisce per mancanza di controllo.”
Io sono Gianpaolo Fontana, fondatore di AMZStrategy, e in questo articolo voglio parlarti di un tema che — credimi — fa la differenza tra un business sano e un business che implode:i costi nascosti di Amazon.
Ogni settimana vedo imprenditori convinti di avere un margine del 25-30%, che in realtà stanno lavorando al 7–8% senza rendersene conto.E non perché non siano bravi.Semplicemente, non conoscono le spese che Amazon non mette mai davvero in prima pagina.
Ecco perché voglio spiegarti, in modo chiaro e diretto, le 12 spese nascoste che devi conoscere per non bruciarti il profitto.
1. Le tariffe di stoccaggio a lungo termine
Molti seller guardano solo le tariffe mensili.Il problema arriva quando il tuo inventario rimane troppo tempo nei magazzini Amazon.A quel punto… ti massacrano.
Ho visto prodotti passare da profittevoli a in perdita in un mese, solo per queste tariffe.
2. Il peso volumetrico (che ti sorprende sempre)
Amazon non calcola il costo solo dal peso reale, ma dal peso "percepito".A volte un prodotto leggero come una spugna ti costerà più di un powerbank.
3. La tariffa di rimozione (quando è troppo tardi)
Molti imprenditori la ignorano…finché non si ritrovano con centinaia di unità invendibili da rimuovere.E lì Amazon si fa pagare caro ogni singola unità.
4. Le tariffe del Programma Small & Light “post-rinnovo”
Molti non hanno capito che il nuovo S&L non è più quello di una volta.E spesso conviene meno del previsto.
5. Le tariffe del Customer Return (che non tornano mai indietro davvero)
Questa è la mia preferita.Amazon rimborsa il cliente, poi ti addebita il costo…e tu scopri che il prodotto restituito non è rivendibile.
6. Commissioni di referral variabili
Non tutti sanno che alcune categorie hanno sottocategorie con tariffe diverse.Una semplice riclassificazione può aumentare o abbassare il costo del 15%.
7. Il costo del PPC reale (non quello che credi)
Il costo non è quello della campagna.È quello dell’ACoS + margine + conversion rate + saturazione della nicchia.
Il 70% dei seller spende male.Non troppo.Male.
8. Le tariffe di inbound inefficiente
Se mandi una spedizione sbagliata, male etichettata o mal dimensionata…Amazon ti punisce senza pietà.
9. I costi dei resi nei settori ad alta probabilità
Abbigliamento, fitness, prodotti delicati…ci sono nicchie dove il reso è parte del modello di business.E molti seller non lo mettono in conto.
10. La perdita invisibile delle unità danneggiate in magazzino
Sì, Amazon ti rimborsa.Ma non ti rimborsa mai quanto vale davvero.E soprattutto… non sempre rileva tutto.
Noi in AMZStrategy recuperiamo centinaia di euro al mese proprio da qui.
11. I costi delle promozioni (che sembrano gratis, ma non lo sono)
Coupon, sconti, offerte lampo.Ogni volta che fai una promo, Amazon prende comunque la sua commissione.Molti seller lo scoprono troppo tardi.
12. L’IVA sulle commissioni Amazon (che molti scordano)
Sì: l’IVA la paghi anche sulle commissioni di Amazon.E se non la contabilizzi correttamente… i tuoi margini evaporano.
La verità? Amazon non è caro. È trasparente… se sai dove guardare.
Io non sono uno che demonizza Amazon.Anzi: è uno dei migliori sistemi al mondo per scalare un brand.
Il problema è la mancanza di controllo.E il fatto che molti venditori fanno i conti “a spanne”.
Quando in AMZStrategy costruiamo una dashboard personalizzata per un brand, l’imprenditore resta sempre scioccato dalla differenza fra “quello che credeva di guadagnare” e “quello che guadagnava davvero”.
Il punto è:non puoi scalare ciò che non conosci.
Il mio consiglio personale, da imprenditore a imprenditore
Se posso darti un solo suggerimento, è questo:
“Non guardare quanto fatturi.Guarda quanto trattieni.”
E per farlo devi:
conoscere tutti i costi (visibili e invisibili)
monitorarli ogni mese
automatizzarne l’analisi
correggerli con strategie reali, non con speranze
Il seller che controlla i costi cresce.Il seller che non li conosce diventa schiavo di Amazon.
Conclusione: il profitto non si fa vendendo di più.
Si fa perdendo di meno.
Lo vedo ogni giorno con i brand che seguiamo:quelli che mettono ordine nei numeri diventano imprenditori veri.Gli altri… continuano a correre senza andare avanti.
E tu meriti di far crescere un business che ti ripaga davvero.Seguendo questi consigli, sarai sulla buona strada per aumentare le vendite su Amazon in modo sostenibile e creare un brand di successo.
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